teatro

I testi, ora monologhi, ora per più attori, variano dal comico al drammatico.

I primi nascono per lo più dalla collaborazione con Stefano Bicocchi, in arte Vito, mentre i secondi da un’urgenza personale. In entrambi i casi, declinano temi a me cari.

 

Se sei interessato a metterli in scena o ad avviare una collaborazione partendo da una tua idea originale, puoi contattarmi all’indirizzo info@enricosacca.com

Dènsing – balere con la 'esse' pesante – spettacolo in 6 quadri e 5 intermezzi per tre attori e un'attrice

Debutto:  12 giugno 2021 presso il Cinema-Teatro S. G. Bosco di Campagnola Emilia (RE)

Una produzione NoveTeatro (RE)

Interpretato da Beatrice Schiros, Leonardo Bianconi, Alessandro Ros Scalabrini e Damiano Scalabini.

Regia di  Gabriele Tesauri

 

Sinossi: «Dènsing è una commedia brillante a passo di valzer, un’indagine-mazurka sul mondo delle balere, una sfilata-polka dei suoi personaggi più rappresentativi. Ma è anche la storia di una balera della bassa emiliana nel corso delle sue numerose evoluzioni dal giorno della sua nascita, nel lontano secondo dopo guerra del secolo scorso, ad oggi: da ritrovo di campagna a sala da ballo, da locale di tendenza a divertificio multi-pista. Un viaggio nella memoria che è anche un indagine sugli usi e costumi di quella fetta di mondo per cui il ballo è stato qualcosa di più di un semplice svago, ma un vero e proprio collante sociale. Il tutto sulle note cadenzate del liscio, da pronunciarsi rigorosamente con una doppia 'esse' pesante.»

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L’Incantotesto per due attori, un’attrice e due voci maschili

Debutto: 16 maggio 2019 presso il teatro Studio Uno, Roma (RM)

Una produzione Il viaggiatore dalla luna con il sostegno di Nahìa, Unione Reno Galliera, Teatro Comunale "Casa del Popolo" e il patrocinio del Comune di San Felice sul Panaro (MO)

Interpretato da Michele Pagliai, Irma Ridolfini, Paolo Zaccaria. 

Regia di Paolo Zaccaria

 

Sinossi: «Un locale in dismissione. La scena si apre con due uomini asserragliati in quel che resta del ristorante 'da Giorgio'. Uno è svenuto e imbavagliato. L'altro sta finendo di legarlo alla sedia con una corda. Da fuori, le voci di facchini che devono eseguire il pignoramento e minacciano di chiamare la Polizia. Il sequestratore è Giorgio Nummo, il proprietario del ristorante. Il sequestrato Mario Satellite, l'ufficiale giudiziario. Quello che serve a Giorgio è tempo: per cercare di estinguere i suoi debiti, per evitare la vendita all'incanto dei suoi beni. Tempo per non far scomparire sotto i suoi occhi il suo sogno, per sentirsi ancora uomo agli occhi della sua compagna, Luce Nardi, che nella foga del momento ha chiusa nel magazzino del locale. Ma Luce dovrà uscire da quel magazzino, rendersi conto dell'accaduto e decidere da che parte stare.»

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Il bar al portico – monologo per attore

Debutto: 15 aprile 2016 presso il Teatro comunale «Laura Betti» di Casalecchio di Reno (BO)

Interpretato da Vito

Una produzione Cronopios (BO)

 

Sinossi: «Chi lascia la via Emilia e si infila nel dedalo di viuzze della “bassa”, gira che ti rigira prima o poi incapperà nell’istituzione locale per eccellenza: il bar! È lì che puoi trovare un’umanità variegata ancora capace di discutere di politica (tutti ladri), parlar di donne (quelle “gnocche”), ricordare i tempi andati (sempre belli), millantare avventure (chiaramente inventate) e prendersi ininterrottamente in giro (per poi arrivare alle mani). Perché mai? Semplice, perché il bar non è un locale ma una seconda casa; anzi, una vera e propria patria d’elezione. Tu lascia perdere le indicazioni e le insegne: appena vedi un portico, infilati là sotto… Vedrai che lo troverai!»

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Album di famigliamonologo per attore

Debutto: 06 febbraio 2015 presso il teatro «Dehon», Bologna

Interpretato da Vito

Una produzione Pierfrancesco Pisani in collaborazione con Infinito Srl

Regia di Silvio Peroni

 

Sinossi: «Sarà capitato anche a voi di ritrovare un vecchio album fotografico di famiglia e di non resistere alla tentazione di sfogliarlo. Quei ritratti ingialliti, quelle persone con volti, pose e abbigliamenti dei tempi andati ci riportano d’un colpo alla memoria un’epoca che fu, facendoci riaffiorare ricordi e aneddoti che pensavamo di aver dimenticato. E così, questa calca di parenti in posa finisce per raccontarci di un’Emilia novecentesca e contadina, ancora divisa tra DC e PCI, tra feste comandate e di partito, tra miseria di tutti i giorni e abbondanza dei dì di festa, strappandoci molte risate e, ogni tanto, anche qualche lacrima.»

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Croce & Martellomonologo per attore

Altri monologhi di Francesco Freirye, Maurizio Garuti, Aldo Gianolio e Andrea Cosentino.

Debutto: 29 agosto 2012 presso il «Museo della Carta», Toscolano Maderno (BS)

Interpretato da Vito & Andrea Cosentino

Una produzione Pierfrancesco Pisani in collaborazione con Infinito Srl

Regia di Silvio Peroni

Sinossi:  «Questo spettacolo è una sorta di “reportage a filiera corta” interpretato da due testimoni d’eccezione: l’emiliano Vito e il viterbese Andrea Cosentino. Alternandosi in scena, i due inscenano una carrellata di personaggi bizzarri che tra politica, religione e mondo del lavoro, danno vita a uno “spaccato socioeconomico” della seconda metà del ‘900. Ciò che ne esce è un resoconto sul passato che tale non sembra, tanto risulta attuale nei suoi temi! Insomma, uno spettacolo per divertirsi, per riflettere e, perché no, per pensare.»

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Pierino e il Lupo… e la sua vera storiamonologo per attore

Riscrittura dell’omonimo testo di Sergei S. Prokofiev

Debutto: 26 ottobre 2012 presso il teatro De Andrè, Casalgrande (RE)

Interpretato da Vito

con l’accompagnamento musicale dal vivo dell’Ensemble Nino Rota

Regia: Silvio Peroni

 

Sinossi: «Commissionata dal Teatro Centrale dei Bambini di Mosca per avvicinare i più giovani alla musica, la favola di “Pierino e il Lupo” venne scritta da Prokofiev nel 1936. La storia, semplice e godibile, narra di un ragazzo di nome Pierino che grazie all’aiuto di un uccellino suo amico riesce a catturare un famelico lupo. Ma c’è anche un’altra versione, sicuramente più verace, che ridà nuova vita e nuovi natali alla fiaba, ambientandola nella “bassa” emiliana e raccontando, in tono comico, di un Pierino un po’ diverso alle prese con un altro, temibilissimo animale feroce: il “Grande Porco”…»

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INEDITI:

  

Il Quadrotesto per tre attori e un’attrice

Finalista al Premio di drammaturgia DCQ – Giulio Gennaio - VI edizione

 

Sinossi: «Cosa rimane a Samuele, fresco di separazione? Un nuovo appartamento vuoto e un’infinità di scatoloni da aprire… Schiacciato dai ricordi, Samuele si nasconde in questo non luogo, sottraendosi a qualsiasi contatto col mondo esterno. Solo Simone e Pietro si ostinano a fargli visita, costringendolo ad affrontare per lo meno il quotidiano. Quando Maria, la dirimpettaia, irromperà nella sua vita e forse nel suo cuore, i piani del presente e del passato cominceranno a mescolarsi nella testa di Samuele, costringendolo a fare i conti non solo coi suoi fantasmi ma anche, e finalmente, con se stesso.»

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Perché no?monologo per attrice

Finalista al premio PLATEA per la nuova drammaturgia, I edizione

 

Sinossi: «Una donna ha deciso di farla finita, per questo ha riempito la vasca da bagno di acqua, ci è entrata dentro, ha preso un phon e l’ha acceso. In quel preciso momento, però, la luce è saltata. Presa alla sprovvista, costretta a fronteggiare un supplemento di tempo che non aveva messo in conto di avere, la donna mette in fila le tappe della propria vita, analizzando, forse per la prima volta, quel concorso di scelte che l’ha portata fin lì, sull’orlo del baratro. E man mano che il flusso di coscienza la travolge, si fa strada in lei il sospetto di non aver fatto realmente ciò che voleva, quanto piuttosto ciò che pensava di dover fare…»

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Ho scritto Tavor sulla sabbiamonologo per attore

 

Sinossi: « “Meglio soli che male accompagnati”, no? No! Soprattutto se si è male accompagnati anche quando si è da soli... Lo sa bene Nicola, che vorrebbe tanto uscire di casa, se non fosse che ha paura di sbagliare qualsiasi mossa e, di conseguenza, passa il suo tempo a immaginare il da farsi senza riuscire a far nulla. Per sua fortuna, però, oggi è un giorno speciale. Oggi è il giorno in cui riceverà una visita inattesa. Nicola, oggi, incontrerà niente meno che il “Grande Tavor”, il dio dei nevrotici, emanazione diretta dell’antidepressivo di cui è “leggermente” dipendente… Sarà un’epifania salvifica o l’inizio dello sprofondo?»

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Fedemonologo per attore

 

 

Sinossi: «Federico è un ragazzo pratico, senza grilli per la testa: è romano e romanista, e questo gli basta. O meglio, gli basterebbe se non fosse per quel problema economico che assilla i suoi cari. O forse sono i suoi stessi familiari a complicargli la vita, ciascuno con le proprie convinzioni, le proprie pretese, le proprie intrusioni nel suo privato. Fortuna che lui ha una «fede» che lo aiuta…»

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